22 luglio 2003 (8 Akabal, 1 Vayeb, 11 Ik)
Salve! Eccoci qua, Carissimi! Molte cose stanno accadendo. Mentre il vostro pianeta si trova alla vigilia di un Nuovo Anno galattico, consentitici uno sguardo retrospettivo alla nostra storia comune per comprendere quanto, di fatto, siamo strettamente correlati. Da lunghissimo tempo, voi avete sempre considerato Sirio la Grande Madre di tutte le civiltà terrestri. Essa, infatti, ha iniziato a prendersi cura di voi fin dalla fondazione di Lemuria – circa 900.000 anni fa – ed ha continuato con i primi coloni provenienti da Lira, Andromeda e le Pleiadi, fino alle origini di Atlantide, circa 435.000 anni fa. Le civiltà di Lira e Sirio, che nella storia galattica sono equivalenti, si sono separate soltanto negli ultimi 5000 anni di Atlantide. A questo punto, voi foste sommersi nello stato di coscienza limitata. Malgrado tale limitazione, tuttavia, la memoria di Sirio e del suo ruolo nella vostra evoluzione, è rimasto fortemente impresso nella memoria della vostra anima. Il Consiglio direttivo della nazione stellare di Sirio, inoltre, è rimasto fedele al programma fissato dal Cielo, che prevedeva il vostro ritorno alla piena consapevolezza. Nell’apprendere tale programma, i vostri padroni Anunnaki hanno reagito – circa 10.000 anni fa - col secondo grande Diluvio biblico.
Isolata e apparentemente inerme nei confronti dei loro perversi padroni, le popolazioni terrestri hanno continuato a cercare il modo di giungere alla tanto bramata liberazione. Il nostro compito era di aiutarvi e, pertanto, Sirio ha mantenuto un posto privilegiato nel cuore di coloro che desideravano la restituzione della libertà alle genti di Madre Terra. Quest’operazione richiedeva da parte nostra interventi tanto diretti quanto indiretti. Il Cielo scelse tra i suoi grandi iniziati e profeti e ci incaricò di consigliarli e guidarli. Conformemente alle le direttive celesti, contattammo personaggi influenti e sovrani nelle varie parti del vostro mondo. La nostra azione culminò col sorgere delle religioni monoteistiche in Egitto, Medio Oriente, in Cina e nel continente americano. Quantunque fieramente osteggiate dagli Anunnaki, queste credenze prepararono il terreno per l’apparizione nell’antica città di Ur in Caldea – più di 4500 anni fa – del patriarca Abramo e delle sue genti. Noi ne prendemmo cura, sapendo che, a tempo debito, sarebbe stato necessario per loro un lungo soggiorno nell’Egitto faraonico.
Quest’ultimo possedeva gli antichi scritti riguardanti le tradizioni di Lemuria, Atlantide e degli Anunnaki e, in luoghi segreti, conservava la vera storia del pianeta. Soltanto il Faraone, la sua famiglia, alcuni grandi sacerdoti e consiglieri, scelti con cura, potevano consultare tali testi. Il nostro compito era di istruire coloro che venivano a conoscenza di questo antico sapere, facendo loro percepire il vero significato. Affinché Abramo e i suoi potessero affinare la loro fede al punto da poter fondare una grande nazione, era necessario che conoscessero a fondo tali documenti e tradizioni. Per tal motivo, dopo che il Cielo aveva gettato le basi perché ciò avvenisse, noi abbiamo lavorato con un gran numero di egizi ed ebrei per trasformare coloro che, spontaneamente avevano varcato il confine egiziano. Gli Anunnaki, su precisi ordini celesti, avevano consentito che gli egizi conservassero molte sacre memorie del passato. I custodi di tali memorie godevano della costante protezione di Sirio mentre, dal canto suo, il Faraone rendeva omaggio a Sirio proteggendo la Sfinge e le Grandi Piramidi di Giza.
Altrettanto accadde nella vecchia Cina ove, nei pressi dell’antica capitale Xian, ci sono sette piramidi variamente colorate. Nella vicina catena di montagne, si trovano delle eccezionali caverne ove, noi e le genti di Agharta, abbiamo deposto e salvaguardato documenti simili a quelli conservati in Egitto. Oggi tali documenti si trovano nel Tibet e numerosi testi antichi, cinesi e tibetani, si basano su tali documenti. Molti di questi testi furono portati anche in India e, in particolare, in quell’antica terra a voi nota come Afganistan. Nelle montagne che chiamate Hindu Kush, gli aghartiani nascosero testi sacri in straordinarie caverne. Tutti questi testi descrivono i continenti scomparsi del globo, nonché la storia del tempo che precedette e seguì il Grande Diluvio. Si tratta di un periodo molto importante perché descrive la coraggiosa lotta dell’umanità contro gli Anunnaki, per ritornare ad essere volta liberi e sovrani.
Durante tutto questo periodo, quantunque limitati nelle nostre azioni tanto dal Cielo quanto dagli Anunnaki, non ci siamo mai scoraggiati e siamo rimasti fedeli alla nostra missione. Per questo motivo, il nostro portale stellare nel vostro sistema solare, in prossimità di Venere, e la nazione stellare di Sirio sono stati da sempre da voi associati ai concetti di Bellezza, Verità e Amore. In molte culture, infatti, questi simboli sono uniti in un’unica rappresentazione: per esempio, Iside in Egitto o Afrodite-Venere nel mondo greco romano. Mentre tali verità lentamente penetravano nel mondo antico, il Cielo sceglieva un gruppo particolare d’Iniziati, il cui compito sarebbe stato di divulgare un nuovo messaggio per accrescere il livello di coscienza al punto da determinare il ritorno alla piena consapevolezza. La salvezza sarebbe stata inevitabile e chiunque si fosse opposto, sarebbe stato da ultimo estromesso. Per accelerare tale processo, Sirio e i suoi alleati galattici si sono impegnati in un programma generale d’intervento divino.
Nel continente americano, i testi sacri furono conservati in molti luoghi, tra cui l’America Centrale, le Montagne rocciose (Nord America), nonché le Ande e il nord dell’Amazonia. Un piccolo gruppo d’Iniziati fu felicemente in grado di mantenere vivi i concetti di tali testi tra numerose culture indigene del continente americano ed essi sussistono ancor oggi. In tempi andati, molte spedizioni viaggiarono dal Vecchio al Nuovo Mondo col solo intento di esser presentati a coloro che mantenevano vive le antiche tradizioni. In queste riunioni furono esaminate le antiche profezie, situandone la veridicità in un più largo contesto. L’umanità, in ogni angolo del globo, apparteneva ad una sacra e unica tradizione; coloro che ne erano i custodi erano perfettamente consapevoli gli uni degli altri, nonché della validità della tradizione per fare ascendere le popolazioni della Terra.
I custodi degli antichi testi e sacre verità furono costretti a lavorare in gran segreto, poiché il mondo circostante era governato dagli Anunnaki e dai loro collaboratori terrestri, sempre accanitamente impegnati a perseguire ricchezza e potere. I loro unici alleati erano il Cielo e l’alleanza galattica, formata dai Siriani. La Federazione Galattica rimase fermamente contraria a qualsiasi tipo d’interferenza fino all’inizio del 1990, quando l’attuale squadra di primo contatto ricevette l’ordine formale. Malgrado questa “rivincita”, noi siamo sempre rimasti interamente fedeli alla missione affidataci dal Cielo tanto tempo fa e, per questo motivo, ci è stata affidata la piena responsabilità della missione di primo contatto della Federazione Galattica, sotto il diretto controllo del Cielo. Come vedete, la nostra storia comune risale a quasi un milione di anni!
La nostra lunga storia comune e il reciproco rispetto, rivestono per noi grande importanza; ci provano, infatti, quanto siamo strettamente connessi! Malgrado la vostra provenienza da varie parti della galassia, noi abbiamo avuto il privilegio di essere vostre guide e consiglieri, anche se, con nostro rammarico, questo ruolo è stato ridotto dalla Federazione Galattica e dagli Anunnaki. Per tal motivo, abbiamo accolto con gioia il nuovo compito ora assegnatoci, che ci darà anche l’opportunità di rivelarvi in dettaglio, la nostra lunga storia comune. Lo faremo in modo molto più completo rispetto al brevissimo riassunto del presente messaggio. Da Sirio e da tutta la Federazione Galattica salutiamo con gioia questo Nuovo Anno Galattico, che sta per iniziare: esso porterà nel vostro mondo fantastici avvenimenti, e la promessa di un nuovo regno di transizione. Nella nuova realtà in piena trasformazione, finalmente ci incontreremo e vi assisteremo nel completamento del vostro meraviglioso destino!
Oggi abbiamo iniziato qualcosa che intendiamo completare: la narrazione dei punti convergenti della nostra storia e la vostra. Le sue sfumature sono estremamente intrecciate e necessitano un’interpretazione completa; per ora, ci siamo limitati alle grandi linee. Sappiate che tale storia è soltanto il preludio alle meravigliose testimonianze concernenti le vostre culture, lingue e religioni. Ci congediamo ora benedicendovi tutti: sappiate che l'infinita Prosperità e Abbondanza del Cielo sono vostre! Amen. Selamat Gajun! Selamat Kasijaram (in siriano: Siate Uno! Siate benedetti nella Gioia!).
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(traduzione: Costanza)